Presentiamo il Percorso del Progetto Formativo pensato come cammino di riscoperta dell’Amicizia Vera #VedraiCheAmico!
Le 4 tappe fondamentali del Progetto educativo 2018 del sussidio estivo proposto da Oragiovane sono più che una semplice rassegna di dimensioni ideali dell’amicizia ma vogliono essere quasi un invito a mettersi alla prova, a riscoprire il dono dell’amicizia o delle amicizie, a darsi da fare per tessere in ogni luogo e con ogni persona delle relazioni che si ispirino ai “fondamentali” dell’amicizia.
Ecco le 4 parole-chiave e le 16 tappe da realizzare durante il GREST estate ragazzi:
1- INCONTRARE
L’incontro è il primo passo dell’amicizia.
L’amicizia non nasce da un calcolo ma, in modo misterioso, dal desiderio grande che è nel cuore di ogni persona, di “gettare ponti”, di guardarsi negli occhi, di scambiare una parola, di stringere mani, di ridere insieme, di condividere felicità e tristezza.
Per questo gli “incontri” sono cercati, attesi, temuti; incontrare è meraviglia, paura, rischio, avventura. Dobbiamo concederci tempi e spazi per incontrare le persone ma soprattutto per incontrarle con il cuore, cioè con tutto noi stessi (con le azioni, con i sentimenti e con l’intelligenza).
Finalità: Dare spazio alle azioni, ai sentimenti e alle ragioni dell’ “incontrare”.
- Meraviglia: Ogni incontro smuove dall’indifferenza, ogni amicizia provoca sorpresa e gioia. La meraviglia è spontanea ma è pure un atteggiamento da educare.
- Paura: Come ogni “novità”, un potenziale amico non suscita solo curiosità ma anche diffidenza e timore. Sono sentimenti da vivere fino in fondo perché rivelano il mistero che ogni incontro porta con sé e la fragilità di cui ciascuno è costituito.
- Rischio: Fare amicizia interpella la libertà delle persone. Ad incontrare qualcuno si corre il rischio di… ma ne vale decisamente la pena!
- Avventura: Meraviglia, Paura e Rischio sono gli ingredienti fondamentali dell’Avventura che nasce dagli incontri con le persone. Non resta che… avventurarsi con coraggio e passione!
2- CAMMINARE
L’amicizia è come un cammino. È una strada da intraprendere e percorrere con entusiasmo ma anche con costanza e determinazione.
L’amicizia non è “tutto e subito”; essa nasce dalla libertà dei singoli e si nutre di… voglia di fare strada insieme e dunque anche di pazienza. Un passo dopo l’altro si possono fare chilometri e chilometri. Pretendere di essere già arrivati e “bruciare le tappe” sarebbe come chiedere che un seme diventi pianta in pochi istanti.
Finalità: Guardare all’amicizia come ad un cammino.
- Invito: L’Amicizia è come una strada da percorrere, un cammino che inizia con un “invito” ricevuto e dato. Essere invitati fa sentire considerati, stimati, rispettati; e non va scordato che ogni invito può essere rifiutato o ignorato.
- Fatica: In ogni cammino, è inevitabile faticare. Non ci si deve scoraggiare: le relazioni umane vanno tessute lentamente e costruite con tenacia.
- Fiducia: Come in un cammino, l’amicizia si nutre della fiducia reciproca tra i membri del gruppo oltre che della fiducia di arrivare alla meta.
- Piccoli passi: Le amicizie “vere” sono dei “doni” speciali ma crescono con gesti piccoli e quotidiani: minuscole attenzioni e azioni apparentemente insignificanti consentono di fare strada davvero.
3- CONOSCERE
Il cammino dell’amicizia fa maturare una conoscenza sempre nuova di se stessi e dei propri amici. È una nuova conoscenza che significa nuovo sguardo, nuova prospettiva, nuova mentalità!
Chi cresce nell’amicizia intravede una ricchezza e una profondità prima inimmaginabili sia nel proprio cuore sia nel cuore delle altre persone. E di tale “mistero” è rispettoso e se ne fa custode. Al cuore dell’“Amicizia”, le parole “Accoglienza”, “Fragilità”, “Perdono”, “Prenditi cura!” permettono di cogliere il legame Amicizia-Grazia: Dio stesso, in Cristo, si prende cura di ogni uomo.
Finalità: Diventare consapevoli che “conoscersi” tra amici significa impegnarsi per il bene dell’altro.
- Accoglienza: Prima di affermare di conoscere davvero qualcuno ci si dovrebbe domandare se lo si è davvero accolto. L’amicizia non cresce nel pregiudizio e nel giudizio degli altri, ma dall’ascolto reciproco dalle braccia aperte.
- Fragilità: Gli amici che si stanno conoscendo, condividono e accettano le debolezze proprie e altrui. Sanno che le persone non possono essere perfette.
- Perdono: Riconoscendo i loro limiti, gli amici sono pronti a perdonarsi con tutto il cuore. Sanno che anche le ferite profonde possono essere rimarginate da gesti di sincero perdono.
- Prendersi cura: La conoscenza tra amici è fatta di un affetto reciproco che si manifesta nel tempo e nelle energie donate. E serviranno sia occhi aperti e attenti per riconoscere la “cura” ricevuta, sia un cuore spalancato e pieno di fantasia per avere cura di ogni nuovo amico.
4- SCEGLIERE
Essere amici comporta scelte coraggiose.
Gli amici sanno impegnare la propria libertà nelle proprie scelte quotidiane; in esse infatti si manifesta la dignità di ciascuno e, per i cristiani, il dono di essere figli di Dio.
Gli amici sono pure consapevoli che tali scelte scaturiscono dalla volontà delle persone, volontà che, per i cristiani, è illuminata dalla “grazia” di Dio.
Chiedere di “Scegliere” è un invito esplicito alla concretezza. Qui diventa chiara la finalità comunitaria e universale del cammino intrapreso. Un’amicizia chiusa, “intimistica” e “passiva” è solo una brutta copia dell’amicizia stessa. E’ tempo di allargare gli orizzonti, di scoprire che le singole scelte di ciascuno disegnano e progettano il futuro, per il “bene” di tutti.
Finalità: Scegliere di far nascere e di vivere le amicizie nella quotidianità.
- Donare: Un amico impara ogni giorno a scegliere di essere un dono per gli amici.
- Affrontare: Un amico sceglie quotidianamente di “far fronte” alle difficoltà che incontra, senza ignorarle o aggirarle.
- Avere coraggio: Un amico sceglie di essere coraggioso nelle proprie relazioni, disponibile a tessere sempre nuove amicizie.
- Essere amici: Gli amici si sostengono ogni giorno nella scelta di… essere veri amici!